domenica 8 giugno 2008

Il Museo di Tecnica Elettrica






E luce fu!





La nostra tappa alla scoperta della Pavia nascosta si sposta su un importante museo che risale al 1998, è il Museo della Tecnica Elettrica. All’interno della collezione sono custodite le maggiori innovazioni della tecnica dall’inizio del secolo scorso ad oggi, basti pensare che sono presenti i primi rudimentali modelli di telefono e i primi impianti elettrici.
Il nucleo di partenza è costituito dagli oggetti raccolti nel corso di oltre un decennio presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica. Gli oltre tremila reperti provengono da industrie elettromeccaniche italiane, aziende elettriche, collezionisti privati. Dal marzo del 1999 l’intera raccolta ENEL, già nel Museo dell’Energia Elettrica di Roma, è stata ceduta in comodato all’Università. Essa si compone di circa quattrocento reperti, grandi e piccoli.
Nel gennaio 2001 è stata acquisita un’altra grande collezione che SIRTI, primaria azienda nel settore delle telecomunicazioni, ha ceduto in comodato all’Università. Si tratta di una collezione imponente, di oltre tremila reperti, prevalentemente nel settore della telegrafia e della telefonia.
Il nuovo Museo è localizzato nel polo scientifico dell’Università, alla periferia nord ovest della città. ed ha una superficie coperta di 5.000 mq. All’interno trovano collocazione un ampio magazzino, le gallerie per le esposizioni permanenti e temporanee, un archivio e una biblioteca. La narrazione museale segue un criterio cronologico nell’ambito di diverse tematiche: produzione, trasporto, distribuzione e utilizzazione dell’energia elettrica, le comunicazioni elettriche e le altre applicazioni.
Ovviamente per chi ne vuole sapere di più rimandiamo alle pagine del nostro blog dedicate al museo, con all’interno informazioni e mappe su come raggiungerlo!


Per saperne di più: cliccate qui


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